L'area di Porta Palazzo ospita il più grande mercato all'aria aperta d'Europa. Questo mercato è ugualmente importante per gli
abitanti di Torino e per la grande comunità di immigrati. I numerosi
avventori possono trovare una grande quantità di merce a prezzi
competitivi. La categoria dei venditori invece è uno dei più begli
esempi di integrazione tra comunità diverse, una volta tra italiani del
nord e del sud, ora tra italiani e stranieri (o stranieri e stranieri). Molti marocchini considerano Porta Palazzo addirittura
“il cuore d'Europa”. Porta Palazzo è dunque molto più di un mercato, è
una sorta di piccolo mondo in cui si incrociano nazionalità e
provenienze diverse. Il progetto consiste nell'allestire
un banco nel mercato per 4 settimane per introdurre l'arte al vasto
pubblico che ogni giorno affolla Porta Palazzo. Alla fine delle 4 settimane verrà allestita una mostra che illustrerà l'intero processo del progetto. Nel saggio “I’m searching for Field
Character” (1973) Joseph Beuys sostiene che “questa disciplina
dell'arte comtemporanea – scultura sociale-architettura sociale- sarà
pienamente fruita quando ogni essere umano diverrà un creatore, uno
scultore o un architetto dell'organismo sociale”. Vorremmo mostrare questo concetto alla società. Vorremmo che le persone che normalmente non
frequentano l'arte contemporanea possanno essere introdotte a questa
pratica, direttamente nel processo di produzione stesso dell'arte,
sopratutto perchè possano esserne protagonisti. Noi crediamo nel potere dell'arte. È spesso uno
strumento silenzioso che ha la capacità di trasformare la società. Aiuta
concretamente a costruire una società più interconnessa e può aggregare
persone che normalmente non s’incontrebbero, creando nuove modalità di
comunciazione e nuove relazioni. Il “piccolo banco dell'arte” a
Porta Palazzo avrà più significati simbolici rispetto ai due metri
quadri occupati. I fruitori del mercato avranno l'opportunità di
partecipare a un'esperienza che altrimenti potrebbero vivere
esclusivamente frequentando un museo di arte contemporanea. Gli artisti selezionati lavoreranno
al banco, proprio come dei normali venditori di Porta Palazzo. Il
materiale di scambio non sarà costituito da denaro, bensì sarà
“scambiata” arte, nelle forme che di volta in volta gli artisti
investigheranno, elaboreranno, proporranno.
Dimensione internazionale
Il progetto prevede, grazie a rapporti e contatti in essere, la possibilità di collaborare con diverse associazioni europee e dell'area mediterranea: Berlino, Istanbul, Beirut e Marrakech.
Tutte queste città presentano una caratteristica comune: all’interno del loro tessuto urbano ospitano grandi mercati frequentati dai cittadini migranti che convivono quotidianamente come venditori e come acquirenti.
Ciascun artista straniero lavorerà per una settimana a Porta Palazzo con un artista torinese o italiano, elaborando di volta in volta una proposta artistica per il nostro banco d’arte, operando in modo tale da creare un coinvolgimento e una partecipazione attiva da parte dei fruitori.
Il progetto prevede, grazie a rapporti e contatti in essere, la possibilità di collaborare con diverse associazioni europee e dell'area mediterranea: Berlino, Istanbul, Beirut e Marrakech.
Tutte queste città presentano una caratteristica comune: all’interno del loro tessuto urbano ospitano grandi mercati frequentati dai cittadini migranti che convivono quotidianamente come venditori e come acquirenti.
Ciascun artista straniero lavorerà per una settimana a Porta Palazzo con un artista torinese o italiano, elaborando di volta in volta una proposta artistica per il nostro banco d’arte, operando in modo tale da creare un coinvolgimento e una partecipazione attiva da parte dei fruitori.
Funzionamento del “piccolo banco dell’arte”
Sostanzialmente il banco/lo stand, sarà uno spazio aperto in cui il cittadino potrà curiosare, partecipare direttamente o indirettamente a un evento artistico; a seconda della proposta artistica, ci potrà essere l’occasione di creare un piccolo oggetto, visionare il lavoro della coppia di artisti ed entrare in relazione con loro, intervenire nel lavoro artistico stesso, magari modificandolo.
Sostanzialmente il banco/lo stand, sarà uno spazio aperto in cui il cittadino potrà curiosare, partecipare direttamente o indirettamente a un evento artistico; a seconda della proposta artistica, ci potrà essere l’occasione di creare un piccolo oggetto, visionare il lavoro della coppia di artisti ed entrare in relazione con loro, intervenire nel lavoro artistico stesso, magari modificandolo.
Il luogo: l’area di Porta Palazzo
L'opera “Love difference” di Michelangelo Pistoletto costituisce una delle principali ispirazioni per questo progetto. Vorremmo portare questo tipo di approccio all'arte a un altro livello, rendendo la fruizione e la produzione dell'opera più partecipata, coinvolgendo i veri frequentatori del mercato di Porta Palazzo e i tanti giovani che si muovono nell'area.
L'opera “Love difference” di Michelangelo Pistoletto costituisce una delle principali ispirazioni per questo progetto. Vorremmo portare questo tipo di approccio all'arte a un altro livello, rendendo la fruizione e la produzione dell'opera più partecipata, coinvolgendo i veri frequentatori del mercato di Porta Palazzo e i tanti giovani che si muovono nell'area.
30-04 > 05-05: Secil Yaylali + No Name Since Now
07-05 > 12-05: Stefan Endewardt (DEU) + Eugenia Demeglio (ITA)
14-05 > 19-05: S. Farahat & M. Gornicka (LBN) + Giuseppe Bisceglia (ITA)
21-05 > 26-05: Burçak Konukman (TUR) + Elena Givone & Debora Fede(ITA)
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