Fotografie © Archivio storico FIAT
La più amata dagli italiani… quale altra espressione, così banalmente
efficace, riesce nell’opera ardua di definire sinteticamente la 500. La
“Nuova 500”, come Casa Fiat la presentò cinquant’anni fa. La storia di
questo “ovetto” è la storia dell’Italia del secondo dopoguerra. Di un
paese che, stanco degli stenti di un conflitto mondiale in cui si era
cacciato suo malgrado, retoricamente “sognava l’America”. Era
semplicemente l’inseguimento di un sogno di benessere diffuso, di
tranquillità sociale, che in quegli anni finalmente faceva capolino. È
in questo contesto che la 500 si affaccia sul mercato: su un mercato
fatto di “proletari” che sognavano di pensionare la “Vespa” per una vera
quattro ruote e di una borghesia che pian piano, dopo essersi fatta la
“millecento”, cercava una macchinetta per far muovere il rampollo
neopatentato. Un quadretto dalle tinte pastello, come le illustrazioni
che riempivano le riviste del tempo, dalle cui pagine in quell’Estate
del ’57 la Nuova 500 si fece conoscere al grande pubblico. Testo www.omniauto.it
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